Ancora test missilistici per la Corea del Nord. Pyongyang ne ha messo a punto un altro nelle ultime ore, in un momento di grande tensione con gli Stati Uniti.

Il lancio missilistico, avvenuto alle 5.50 ora locale in Corea del Sud, è però fallito.

Il governo giapponese ha presentato una protesta nei confronti del Paese guidato da Kim-Jong-un, segnalando che il lancio rappresenta una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

La denuncia è stata comunicata alla Corea del Nord attraverso un canale diplomatico.

Anche la macchina dell'intelligence di Washington e della Corea del Sud si è messa in moto per ottenere maggiori informazioni sul test.

I TWEET DI TRUMP - Dopo il lancio fallito, Donald Trump è tornato a twittare, affermando che la Cina sta lavorando a fianco degli Stati Uniti per risolvere il "problema coreano".

"Perché dovrei chiamare la Cina un manipolatore di valuta quando sta lavorando con noi sul problema nordcoreano. Vediamo cosa succede!", ha scritto il presidente americano.

Poi in un nuovo messaggio ha parlato del potenziamento dell'esercito americano, dichiarando "Non abbiamo scelta".

Ieri il regime coreano aveva "mostrato i muscoli" facendo sfilare per le vie di Pyongyang i missili e parte del proprio arsenale come dimostrazione di forza agli occhi dell'Occidente e dei Paesi ostili alla Corea del Nord.

VICEPRESIDENTE USA A SEUL - Il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, è atterrato in Corea del Sud, a poche ore di distanza dal lancio missilistico fallito da parte della Corea del Nord.

Il vicepresidente ha dichiarato che Washington e Seul devono mostrare fermezza di fronte alle "provocazioni" del regime di Pyongyang.

La provocazione è un monito sui rischi che il popolo sudcoreano e la difesa americana corrono ogni giorno per difendere la libertà in questa parte del mondo", ha aggiunto.
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