A partire da maggio, probabilmente le prestazioni chemioterapiche, che finora vengono eseguite nel reparto di oncologia, che opera ormai ininterrottamente da 24 anni nella struttura sanitaria di Macomer, saranno eseguite esclusivamente nell'ospedale di Nuoro.

La decisione, voluta dall'Assl di Nuoro, trova però una forte resistenza, denunciata con una interpellanza al sindaco dalle minoranze in consiglio comunale.

"Si tratta di una iniziativa molto grave - scrivono nell'interpellanza le minoranze - in quanto, oltre a cancellare un servizio territoriale che ha sempre avuto un generale apprezzamento, sarebbe fonte di ulteriori disagi e sacrifici per centinaia di pazienti oncologici in terapia presso il Presidio di Macomer". Le minoranze sollecitano una immediata iniziativa del sindaco, al fine di sospendere ogni decisione in merito e chiedono anche la convocazione straordinaria e urgente del consiglio comunale, invitando a parteciparvi l'assessore regionale della sanità, i dirigenti dell'Assl di Nuoro ed i sindaci del territorio.

Il sindaco Antonio Succu, che è anche presidente della Conferenza dei sindaci e dell'Unione dei Comuni dice: "L'ipotesi di trasferimento delle cure chemioterapeutiche da Macomer a Nuoro mi trova assolutamente contrario, perchè si aggiungerebbe disagio al già grave castigo della malattia tumorale. Ho l'impressione che alcuni componenti del gruppo di lavoro costituito dall'Assl, con lo spauracchio della sicurezza, vogliano accentrare tutto a Nuoro.

Nell'oncologia di Macomer mai sono emerse problematiche che giustificherebbero la soppressione. Siamo d'accordo sul fatto che vengano applicati tutti i protocolli a tutela del paziente, come già avviene, ma di chiusura non siamo disposti nemmeno a parlarne".
© Riproduzione riservata