"La situazione si aggrava di giorno in giorno, a quasi 8 mesi dal primo sisma quello che rimane dei nostri paesi sono solo le macerie. Il centro Italia sta morendo e nessuno interviene, ci avevano detto che non ci avrebbero lasciati soli e invece lo hanno fatto".

Questo il grido d'allarme lanciato dai cittadini delle zone terremotate, che hanno organizzato una decina di presidi, uno a Montecitorio gli altri nelle città colpite dal sisma. Manifestanti con i trattori hanno bloccato la via Salaria all'altezza di Arquata (Ascoli Piceno) e hanno lanciato l'ultimatum al governo: "O entro una settimana apriamo un tavolo o blocchiamo l'Italia".

IL VIDEO DELLE PROTESTE:

"La situazione è critica, i politici ci hanno detto un sacco di bugie", dice un uomo. "Ripristiniamo i negozi colpiti a costo zero, non possiamo accendere mutui per pagare l'Iva", gli fa eco una commerciante". "Lo Stato ha fallito, ci hanno abbandonato", rincara la dose un anziano.

Intanto altre 5 scosse di terremoto sono state registrate nella notte tra Marche, Umbria e Lazio. La più forte all'1.18, magnitudo 2,5: i comuni più vicini all'epicentro sono Arquata del Tronto, Norcia e Accumoli.
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