A uccidere Emanuele Morganti - il 20enne massacrato fuori da un locale ad Alatri (Frosinone) - sarebbe stato un colpo mortale alla testa. Un colpo violentissimo e "non naturale", ovvero sferrato con un'arma, presumibilmente da un manganello o da una chiave in ferro.

Questi, secondo le indiscrezioni, i primi risultati dell'autopsia effettuata sul corpo del ragazzo dall'istituto di Medicina legale della Sapienza di Roma.

Secondo l'esame autoptico, nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, durante il pesteggio Emanuele è stato raggiunto da decine di colpi, che gli hanno provocato ecchimosi e lesioni in diverse parti del corpo, ma soprattuttuo alla testa. E sempre al capo sarebbe stato inferto il colpo mortale, reso ancora più violento dalla caduta del giovane contro una delle auto parcheggiate nella piazza del paese.

Intanto, continuano le polemiche per la scarcerazione - disposta dal tribunale di Roma - di Mario Castagnacci, fermato insieme al fratellastro Paolo Palmisani con l'accusa di omicidio volontario.

Sull'argomento è intervenuto anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che sta valutando l'invio degli ispettori per chiarire la vicenda e "verificare se ci sono state delle abnormità nella valutazione del caso da parte del giudice".

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