Quarant'anni fa Guamaggiore contava 1300 abitanti, il 31 dicembre del 2015, i residenti si erano ridotti a 1002.

Per la prima volta almeno a memoria d'uomo, la popolazione è scesa sotto la soglia storica dei mille abitanti. Oggi i residenti sono 996.

In trend in discesa come quasi tutti i Comuni interni della Sardegna.

Eppure, Guamaggiore, paese col culto della lingua sarda e della commedia, ha enormi potenzialità, soprattutto nel mondo agricolo, purtroppo in piena crisi.

"Il vero problema è il lavoro. I giovani vanno via e le nascite sono sempre di meno", spiega il sindaco Nello Cappai. "Certo, è vero, il paese ha grandi potenzialità: i terreni dell'agro sono fertili, un tempo producevano leguminose, grano, ceci e fave in quantità. Credo che il futuro non può prescindere dal rilancio del comparto agricolo. Qui abbiamo tanto storia, siti nuragici, chiese monumentali, tradizioni uniche".

Tutte realtà che potrebbero rilanciare anche il turismo.

"La Pro Loco in questo contesto si muove proponendo le sue iniziative culturali e sociali. Come i Comitati delle sagre religiose. Bisogna crederci, guai a fermarsi. Altrimenti il rischio è quello di tanti altri centri dell'interno dove lo spopolamento sta lasciando segni tangibili", conclude il primo cittadino.
© Riproduzione riservata