Il 28 marzo è il giorno in cui ricorre l'anniversario del tragico speronamento della motovedetta "Kater I Rades", diretta a Otranto, in provincia di Lecce, da parte della corvetta "Sibilla" della Marina militare italiana.

Sono passati esattamente 20 anni da quell'episodio, avvenuto nel 1997 e ricordato come "la strage del Venerdì santo", in cui sono morte oltre 80 persone sui circa 120 passeggeri che erano a bordo dell'imbarcazione partita da Valona, carica di migranti che scappavano dall'Albania in piena rivolta.

Lo speronamento era avvenuto nell'ambito del blocco navale disposto dal governo Prodi ed è finito tragicamente durante un "respingimento di profughi" che poi venne definito "incidente non voluto".

Manifestazioni sono previste oggi in Puglia per ricordare l'evento, promossa dal comitato "Migranti e Mediterraneo" che sottolinea come per "l'accaparramento di un pugno di voti" hanno pagato con la vita ''un centinaio tra donne e bambini, anche in tenera età, colati a picco a centinaia di metri di profondità".
© Riproduzione riservata