Dopo la sentenza di ieri del Consiglio di Stato, che ha dato il via libera alla costruzione del gasdotto Tap in Puglia, tensioni tra polizia e manifestanti al cantiere di Melendugno (Lecce), dove sono ricominciati i lavori per la realizzazione dell'opera che porterà in Italia il gas proveniente dall'Azerbaijan.

Per forzare il blocco ed entrare nell'area, la polizia ha caricato alcuni dei circa 300 attivisti impegnati in un sit in di protesta contro l'espianto dei 200 ulivi della zona. Due persone sono rimaste ferite.

Tra loro anche il sindaco del Paese Marco Potì e altri amministratori locali, che hanno denunciato le violenze delle forze dell'ordine.

Intanto le operazioni di espianto degli alberi sono state momentaneamente sospese, perché i camion preposti non possono uscire dal cantiere per problemi di sicurezza.
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