Doppio naufragio di fronte alle coste libiche. Secondo la portavoce della ong spagnola Proactiva Open Arms, Laura Lanuza, si teme che nelle acque del Mediterraneo i morti siano almeno 240.

Questo il bilancio che si prospetta dopo il recupero di ieri mattina di cinque corpi in seguito al rovesciamento in mare di due gommoni avvenuto a 21 km a nord di Sabrata. Gommoni che arriverebbero contenere circa 120 persone ciascuno.

"Pensiamo che queste imbarcazioni fossero piene di persone", ha aggiunto Lanuza.

La centrale operativa della Guardia costiera ha confermato il numero delle vittime recuperate, mentre sul luogo della tragedia sono in azione diverse navi, nonostante il mare agitato non faciliti le operazioni di ricerca.

"SIAMO ALLARMATI" - Su Twitter l'Unhcr, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, commentando quanto accaduto al largo della Libia ha scritto di essere "profondamente allarmato per la notizia di altri due naufragi al largo della Libia. Da Gennaio ad oggi 587 morti nel Mediterraneo".

BOCCIATA INTESA ITALIA-LIBIA - È stato bocciato da un tribunale di Tripoli l'accordo sui migranti firmato dal premier libico Fayez Al Sarraj e dall'Italia lo scorso febbraio. Una situazione, dunque, che rimette in discussione il tema della cooperazione internazionale sulla gestione dei flussi migratori, dall'impatto ancora incerto. Il tribunale libico ha accolto un ricorso presentato da sei persone, fra cui l'ex ministro della Giustizia Salah Al-Marghani, che avanzava dubbi sulla legittimità del patto stipulato dal governo di accordo nazionale di Sarraj - riconosciuto dalla comunità internazionale - che non riesce a ottenere la fiducia del parlamento insediato a Tobruk.
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