Sono rimaste per 18 mesi nella cella frigorifero del nuovo cimitero di Sinnai. Alcuni mesi fa le salme di due migranti morte schiacciate nel barcone che le portava verso l'Italia sono state tumulate sulla terra nuda. Su quelle lapidi senza nome, che raccolgono le salme di due ragazze arrivate probabilmente dal Corno d'Africa e rimaste senza nome, c'è ogni domenica chi fa cadere un fiore. Mani pietose che servono a ricordare il dramma vissuto da queste ragazze.

Dopo la morte in barca, le due salme arrivarono al porto di Cagliari e trasferite al cimitero di Sinnai. Qui, sono rimaste per 18 mesi in attesa di un riconoscimento che non è mai avvenuto. Alla fine dello scorso anno la tumulazione alla presenza del sindaco Matteo Aledda, del parroco don Giovanni Abis, di una rappresentanza di diverse religioni. Fu una cerimonia semplice alla presenza anche di un gruppo di cittadini.
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