"È un bugiardo e ha reiteratamente e pervicacemente tentato di mistificare la realtà fornendo in più occasioni una versione degli accadimenti non corrispondente al vero e spesso smentita dagli esiti investigativi".

Questa la convinzione del giudice dell'udienza preliminare Elsa Iadaresta che lo scorso dicembre ha condannato a 20 anni, al termine del processo con rito abbreviato, Antonio Logli, accusato dell'omicidio volontario e della distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa.

Le motivazioni della sentenza sono state depositate oggi.

La donna è scomparsa dalla sua casa di Gello (Pisa) la sera del 13 gennaio.

Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Logli resta a piede libero, con l'unico obbligo di restare a casa nelle ore notturne.
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