Incontro, questa mattina a Roma, tra i ministri dell'Interno di diversi Paesi europei e nordafricani per parlare di profughi e flussi migratori. Un summit che aveva tra i primi punti in agenda l'individuazione di pratiche e politiche per "intensificare il coordinamento costante, la cooperazione e lo scambio di informazioni" per affrontare l'emergenza, che non accenna a diminuire. Anzi.

E cooperazione è stata infatti una delle parole chiave, così come scritto nella "dichiarazione di intenti" della riunione, coordinata dal capo del Viminale, Marco Minniti, assieme al commissario europeo Dimitri Avramopoulos.

LA LIBIA - "La lotta contro i trafficanti di uomini e la stabilità della Libia sono due facce della stessa medaglia, della stessa partita", ha detto appunto il ministro dell'Interno italiano, accennando al Paese al centro della "tratta" dei migranti e guidato da Fayez al Serraj, che era stato dato per assente data la situazione socio politica in cui è ripiombata Tripoli in questi ultimi giorni. "Nel solo 2016, più di 4.500 migranti sono morti o sono risultati dispersi in mare - è stato ricordato - e i dati del 2017 sulla migrazione confermano questa tendenza verso l'alto".

"INVESTIMENTI MOLTO SIGNIFICATIVI" - Poi il ruolo dell'Italia, che "è impegnata, sia in ambito nazionale sia in ambito europeo, verso investimenti molto significativi per la gestione dei flussi migratori, e su questo - ha ripetuto Minniti - c'è impegno totale e assoluto da parte dell'esecutivo.

L'IMPEGNO DELL'ITALIA - "L'idea di questo gruppo di contatto è un'idea preziosa e nasce da una duplice convinzione: primo è che noi siamo consapevoli che il fenomeno deli flussi migratori dall'Africa all'Europa non si esaurirà d'incanto dall'oggi al domani e chi promette miracoli da questo punto di vista, rischia di confondere e illudere l'opinione pubblica", ha detto il premier Paolo Gentiloni.

STANZIATI 200 MILIONI - Gli ha fatto eco il commissario europeo agli Affari interni, Dimitri Avramopoulos, il quale ha ricordato ancora una volta la "necessità di lavorare insieme" a livello europeo.

La Commissione Ue ha infatti confermato lo stanziamento di 200 milioni per la gestione dei flussi migratori.

Avramopoulos ha anche riconosciuto che "il nostro Paese è stato sottoposto a una pressione fortissima" sotto il profilo dei flussi migratori illegali ma ha voluto rassicurare sul fatto che "l'Italia non è sola, l'Unione europea è al suo fianco. La sfida con cui ci si confronta non è europea o africana, è globale e condivisa".

Inoltre, entro la metà di maggio avverrà la consegna alla Libia delle prime motovedette che l'Italia ha in custodia dal 2011, poi si provvederà all'allestimento di campi di accoglienza nei Paese africano con l'obiettivo del "pieno rispetto dei diritti umani" e il coinvolgimento anche per questo di organizzazioni internazionali come l'Oim e l'Unhcr.
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