Il vecchio stabilimento lanario Alas di Macomer, dove è conservata la storia industriale della Sardegna a partire dall'inizio del secolo scorso, è tornato agli antichi splendori. La struttura, in disuso e poi nel degrado più assoluto da oltre 30 anni, riaprirà ufficialmente i battenti il prossimo primo di aprile, mentre mercoledì, alle 11, le ex lavoratrici e gli ex lavoratori, ormai ultrasettantenni, potranno visitarlo assieme al sindaco Antonio Succu e all'assessore alle attività produttive Rossana Ledda.

L'occasione per raccogliere testimonianze, racconti, fotografie e oggetti del periodo d'oro della storica fabbrica.

I lavori di recupero dello storico stabilimento lanario sono stati appaltati quattro ann fa.

Si tratta di un complesso di edifici che si affaccia su via de Candia e via Cavour.

L'obiettivo finale è realizzarvi il polo fieristico di Macomer, con centro congressi e spazi per attività culturali.

Negli anni Trenta vi si producevano le classiche coperte col marchio Alas, ma durante il Ventennio fascista, su precisa richiesta di Benito Mussolini, lo stabilimento realizzava anche divise militari e coperte destinate ai soldati. La ristrutturazione del vecchio stabilimento, rientra nel processo di recupero e riqualificazione urbanistica di una zona dell'abitato di Macomer che da trent'anni è in completo abbandono.

In questo senso, sempre il primo aprile saranno inaugurati anche il centro intermodale passeggeri l'Urban Center.
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