Ha un nome e un volto il presunto incendiario, che a gennaio ha terrorizzato il paese, compiendo atti vandalici, furti e incendi, colpendo anche la statua dell'antica chiesa di San Demetrio e bruciando l'auto del parroco.

Dopo lunghe indagini i carabinieri di Sindia, guidati dal luogotenente Sergio Fortunati, hanno denunciato un giovane del luogo, Daniele Daga.

Si tratta di un trentenne disoccupato, che nella tarda sera del 26 gennaio scorso avrebbe rubato l'auto del parroco del paese don Salvatore Biccai, dove vi erano custoditi vari oggetti personali, danaro e sopratutto le chiavi di tutte le chiese del paese, compresa quella di San Demetrio, che è stata incendiata.

L'auto del sacerdote è stata ritrovata bruciata il 28 gennaio nelle campagne del paese. Le indagini dei militari, sono subito state indirizzate verso l'acquisizione delle immagini di alcune telecamere, che hanno ripreso l'auto poco dopo il furto dirigersi verso Bosa.

Il presunto ladro, subito dopo il furto, è stato visto anche a Tresnuraghes. Secondo le rivelazioni dei carabinieri, il giovane la mattina successiva, ha raccontato a tutti di essere stato l'autore del furto e di essere in possesso dell'auto del parroco.

Le telecamere di un esercizio commerciale, la sera del 27 gennaio, hanno ripreso il giovane mentre acquistava un cellulare da 300 euro.

C'è anche un particolare curioso in questa vicenda. Il giovane indiziato, dopo aver compiuto il furto, si è recato in chiesa per manifestare la solidarietà al parroco don Salvatore Biccai e si è anche offerto a collaborare per individuare i responsabili.

Il giovane è sospettato anche della lunga catena di crimini che negli ultimi mesi ha terrorizzato il paese, iniziata col furto dell'auto dell'ex parroco monsignor Giovanni Antonio Niola, l'incendio della cappella del cimitero e culminata con l'incendio del prezioso altare e la statua lignea del santo dell'antica chiesa di San Demetrio.
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