Migranti a lavoro per imparare a coltivare un vigneto. Dove? A Tramatza, nell'azienda agricola della famiglia Orro. Un'iniziativa di inclusione sociale promossa da Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano e Coldiretti Oristano.

I beneficiari sono alcuni giovani tra richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, ospiti di un centro di accoglienza della provincia.

L'attività prevede un ciclo di incontri di orientamento alla formazione professionale.

L'obiettivo è fornire strumenti utili per lavorare nel mondo agricolo con il fine di promuovere l'autonomia ed integrazione di questi ragazzi. Ma anche promuovere la cultura dell'accoglienza e della solidarietà. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 6.

Si tratta di un percorso innovativo e sperimentale, grazie al quale lo straniero acquisirà importanti strumenti per valutare e progettare il suo futuro. L'azienda vitivinicola curata da Davide Orro per ora è la prima ad essere coinvolta nell'iniziativa.

L'iniziativa si colloca all'interno del progetto Osvic "Tabulè: percorsi di autonomia ed integrazione strutturati per richiedenti asilo,rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria", cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna.
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