Dopo l'arresto di Alfredo Romeo, accusato di corruzione, i riflettori politici e mediatici si spostano sui rapporti tra l'imprenditore campano e la famiglia Renzi.

In particolare quelli con Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, che risulta indagato nell'inchiesta condotta dai pm di Napoli per "traffico di influenze".

Secondo un testimone sentito dagli inquirenti, Alfredo Mazzei, Romeo avrebbe incontrato Renzi senior e un altro indagato, Carlo Russo, in un ristorante romano, "per parlare d'affari".

Quali affari? Si chiedono i magistrati, che tentano di fare il quadro delle relazioni tra Romeo e varie personalità ritenute influenti (indagati anche il ministro dello Sport Luca Lotti e il generale dei carabinieri Tullio Del Sette) per ottenere trattamenti di favore negli appalti.

Da ricostruire anche l'esistenza, l'entità e la "causale" di versamenti di denaro a favore di questi ultimi.

Si parla, ad esempio, di un "pizzino" con segnati 30mila euro per "T.". Si tratta del padre dell'ex premier? A che titolo?

Ancora, Romeo avrebbe elargito 60mila euro di finanziamento alla fondazione Open riconducibile a Matteo Renzi.

Fatto di cui l'opposizione chiede conto all'ex numero uno di Palazzo Chigi.

Dal canto proprio, Renzi senior, che sarà interrogato domani, ribadisce: "Nessuno mi ha mai promesso soldi né io li ho chiesti. Gli unici soldi che spero di ottenere sono quelli del risarcimento danni per gli attacchi vergognosi che sto subendo". E poi: "Mi sembra di vivere un incubo. Non vedo l'ora che venga fuori la verità: voglio essere interrogato, voglio che verifichino tutto di me, non ho nulla da nascondere. Nulla".

Intanto il Movimento 5 Stelle ha depositato, in entrambi i rami del Parlamento, una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Lotti: "Al di là degli aspetti giudiziari riteniamo gravissimo da un punto di vista politico il coinvolgimento del fedelissimo di Matteo Renzi nell'inchiesta Consip, e, alla luce dell'arresto di Romeo, riteniamo che non sia più tollerabile la presenza di Lotti nel governo Gentiloni", recita una dichiarazione congiunta dei due capigruppo M5S Vincenzo Caso e Michela Montevecchi.

DI MAIO (M5S) ALL'ATTACCO - VIDEO:

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