Il rapporto di Donald Trump con i giornalisti è sempre più conflittuale.

Dopo aver più volte accusato i media di fornire "notizie false" e aver definito i reporter "nemici" degli americani, il presidente Usa ha scritto su Twitter: "Non parteciperò alla tradizionale cena dei corrispondenti alla Casa Bianca di quest'anno, auguro a tutti una buona serata".

Il messaggio arriva dopo l'esclusione dei giornalisti di Cnn, New York Times, Politico, Los Angeles Times e BuzzFeed, al briefing giornaliero del portavoce Sean Spicer, il tutto senza una motivazione.

La risposta dei media non si è fatta attendere: "Nulla del genere è mai accaduto alla Casa Bianca nella nostra lunga storia in cui abbiamo seguito molte amministrazioni di diversi partiti, - ha scritto Dean Baquet, il direttore del New York Times, spiegando che - il libero accesso dei media a un governo trasparente è ovviamente di cruciale interesse nazionale".

LE POLEMICHE ALLA VIGILIA DEGLI OSCAR - Intanto continuano le polemiche contro il tycon. Alla vigilia della notte degli Oscar diverse star si sono schierate contro le politiche migratorie del presidente americano.

Ogni anno la United Talent Agency, una delle più importanti agenzie che rappresentano attori, registi, produttori, sceneggiatori e scrittori, organizza una festa prima della cerimonia di premiazione degli Oscar.

Quest'anno però non lo ha fatto: invece della festa ha organizzato un comizio di protesta contro l’ordine The Donald, in cui hanno preso parte star del cinema, come Jodie Foster e Michael J. Fox.
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