"L'idea di avere oltre al Pd di Renzi una grande forza larga di centrosinistra, aperta, può rendere più alta la diga contro i populismi e la crescita delle nuove destre".

Spiega così Roberto Speranza la "mission" che si è dato "Democratici e progressisti", il nuovo soggetto politico fondato dai fuoriusciti del Partito democratico.

Il deputato, uno dei leader della pattuglia di "scissionisti", ha rilasciato oggi un'intervista a Sky. Nella quale ha spiegato che, con gli addii degli ultimi giorni, "il Pd è senz'altro più debole, ma il campo del centrosinistra potrebbe essere più forte, perché ci sono tanti elettori che non sono più disponibili a votare un Pd a trazione renziana".

Proprio all'ex premier Speranza riserva le critiche più aspre.

"Il partito che ha guidato - ha detto - sostanzialmente è imploso in questi giorni e lui se ne è infischiato, andandosene in California".

Conclusione: "Passerà alla storia come il segretario che ha distrutto il partito democratico".

Gli ex colleghi dem, però, non ci stanno, e fanno quadrato attorno all'ex segretario.

"Arriverà un giorno in cui finalmente Speranza e co. metteranno da parte l'odio personale e ci racconteranno che cosa pensano dell'Italia e non solo perché odiano Matteo Renzi. Attendiamo fiduciosi", il commento ironico di Lorenzo Guerini, vicepresidente Pd.
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