Emergono nuovi dettagli sull'omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, morto nel corso di un agguato all'aeroporto malese di Kuala Lumpur.

Secondo gli ultimi retroscena una delle donne arrestate dopo l'attacco, la 25enne indonesiana Siti Aisyah, sarebbe stata assoldata dai mandanti (per molti lo stesso regime di Pyongyang) per soli 90 dollari.

Neanche 100 euro di compenso per avvicinare la vittima e strofinarle in volto un fazzoletto imbevuto di gas nervino.

A confermare l'indiscrezione, è stato l'ambasciatore indonesiano Andriano Erwin, che ha incontrato la detenuta, in stato di fermo nella capitale malese assieme alla complice vietnamita.

Le due, è emerso nei giorni scorsi, pensavano di partecipare a un reality show per la tv e che, dunque, si trattasse solo di una messinscena.

Invece, per gli inquirenti hanno maneggiato il temibile gas con il letale agente VX, rivelatosi letale per Nam, la cui agonia, dicono fonti investigative, sarebbe durata ben 20 minuti, con la morte arrivata dopo progressiva paralisi di arti e organi vitali.

LA CONFERMA: "UCCISO COL GAS NERVINO" - VIDEO:

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