Addio Florindo, Ermenegilda, Edulcia e Nemesio, benvenuti Alessandro, Lorenzo, Sofia e Alice. Nomi che scompaiono (quelli dei morti), nomi che si impongono (quelli dei nuovi nati): suoni in disuso e suoni alla moda, il passato e il futuro che si guardano, a volte senza riconoscersi.

Nel 2016, a fronte di 1.616 morti, sono nati 806 bambini residenti a Cagliari che si sono divisi 387 nomi. Per le femminucce il più usato in assoluto è Sofia: un dominio che, giura Marinella Gaviano, una delle due addette all'ufficio nascite, dura «da alcuni anni» e non è dunque da attribuire al successo della canzone di Alvaro Soler. Segue Alice, quindi un testa a testa fra Anna e Beatrice, quindi Aurora, Chiara, Giulia, Camilla, Eleonora, Ludovica.

Sette bimbe sono state chiamate Elena e altrettante Rebecca. Sei Elisa, Emma, Francesca, Gaia e Sara, cinque Angelica, Bianca, Greta, Laura, Martina, Matilde, Rachele, Virginia. Fra i maschietti dominano nettamente Alessandro e Lorenzo. Staccati Gabriele, Edoardo, Riccardo, Francesco, Andrea, Leonardo, Tommaso e Federico, quindi Luca, Mattia, Nicolò, Matteo, Giovanni, Daniele, Filippo, Marco, Diego, Michele, Nicola, Cristian, Davide, Emanuele, Enrico, Gabriel, Giuseppe.

Caso limite, quello dei Kevin? Per niente. In questi giorni si aspetta da piazza Repubblica un pronunciamento su un caso spinoso: un genitore insiste a voler chiamare il figlio (maschio) California.
© Riproduzione riservata