"Ogni sperpero e ogni abuso costituiscono una lesione delle istanze e delle attese, non solo della collettività ma di ciascun cittadino". Intervenendo nella cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario della Corte dei Conti, il procuratore regionale, Antonietta Bussi, non ha risparmiato una stoccata ai frequenti abusi in politica e pubblica amministrazione.

Forte delle 42 condanne ottenute nel corso 2016 dal suo Ufficio, con danni erariali accertati per oltre 20 milioni di euro, il capo dei pm del distretto sardo ha chiesto agli uomini impegnati nelle istituzioni di non perdere mai di vista la strada dell'etica, non solo nel rispetto formale delle regole. "Esiste una certa tendenza", ha denunciato ieri mattina, intervenendo davanti al presidente della Corte dei Conti, Antonio Contu, e al Procuratore generale arrivato da Roma, Claudio Galtieri, "a considerare mere leggerezze e a tollerare quelle deviazioni del sistema, fatte di legami, di reti di connivenze, di commistioni tra pubblico e privato, di fedeltà in cambio di favori". Un passaggio che tanti, presenti ieri mattina nell'aula udienze della Corte per la cerimonia, hanno legato ai numerosi procedimento legati all'utilizzo dei fondi dei gruppi consiliari che hanno impegnato i magistrati anche lo scorso anno.
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