Il Testo unico del pubblico impiego, attuativo della riforma della Pubblica amministrazione, è stato approvato dal Consiglio dei ministri all'esame preliminare.

Le novità introdotte riguardano i due decreti legislativi su geografia del lavoro nel pubblico impiego, la lotta all'assenteismo, il precariato, la stretta sui licenziamenti disciplinari, il superamento della legge Brunetta per l'assegnazione di premi di produttività.

Ora i provvedimenti passeranno all'approvazione delle commissioni parlamentari, del Consiglio di Stato e dovranno acquisire l'intesa con Regioni e autonomie locali.

In conferenza stampa il premier Paolo Gentiloni ha ribadito come il governo "si sia impegnato sul tema del lavoro con forza e sicurezza", mentre Marianna Madia, ministro firmatario della riforma, ha spiegato: "Tutti i decreti finora approvati nell'ambito della legge 124 sono in vigore, completano l'iter questi ultimi cinque decreti", tra le novità più importanti ha segnalato il documento unico sulla circolazione delle auto (dal giugno 2018) e i decreti sul lavoro pubblico, al fine di dare "nuovi diritti e certezza dei tempi a imprenditori e comuni cittadini".
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