“Fatte ripartire subito la centrale elettrica col metano”.

Lo chiede l'assemblea dei lavoratori di Ottana Energia e Ottana Polimeri, impianti fermi da oltre un anno.

Con i sindacalisti Giacomo Migheli, Salvatore Pinna e Sergio Zara della Cgil, i lavoratori chiedono subito una svolta alla difficile e drammatica vertenza .

“Con la centrale elettrica si potrà dare avvio anche alla filiera della chimica nell'asse Ottana-Sarroch- dice il leader provinciale della Cgil Salvatore Pinna- ma per questo è indispensabile il metano, per avere energia pulita e a basso costo, rendendo competitive le varie attività”. Il metano però non arriva prima del 2025.

“Noi proponiamo che questo combustibile venga portato ad Ottana con dei mezzi di trasporto”.

Intanto ancora è tutto fermo e ad aprile scada la cassa integrazione per i lavoratori di Ottana Energia, che sarà rinnovata per altre 13 settimane.

Nel dramma sono sopratutto i lavoratori di Ottana Polimeri (produzione Pet per bottiglie di plastica), il cui impianto è fermo da tre anni.

Anche per questi lavoratori la cassa integrazione scade il prossimo settembre.

“La vertenza deve essere risolta prima dell'estate- dice Salvatore Pinna- prima che crolli tutto.

Sulla vertenza c'è l'impegno della Regione, ma anche noi solleciteremo il Governo, affinchè il tanto atteso incontro al ministero si faccia quanto prima.

Confidiamo nell'azione dei sindacati regionali, ma anche nell'impegno del gruppo imprenditoriale.

Chiediamo che anche Ottana possa produrre energia a basso costo, alle stese condizioni nazionali”.
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