L' onda lunga della protesta dei tassisti contro l'emendamento Lanzillotta è arrivata anche a Cagliari.

«L' applicazione Uber rappresenta una forma di concorrenza sleale e le tasse non vengono versate in Italia», affermano i rappresentanti sindacali.

«Inoltre, a differenza dei noleggiatori con conducente, noi svolgiamo un servizio pubblico, giorno e notte: le corse non possiamo rifiutarle. La norma, troppo spesso non rispettata, impone agli Ncc il rientro in autorimessa o lo stazionamento nei punti chiodo (in città piazzale Trento), dopo il trasporto del cliente.

La maggior parte dei noleggiatori si sostituisce ai taxi».

Uber per i tassisti cagliaritani non rappresenta una minaccia.

«Ma non abbassiamo la guardia. Siamo pronti ad andare a protestare a Roma».

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