Dopo aver passato oltre 20 anni in carcere è stato assolto dall'accusa di omicidio.

È successo al 51enne Angelo Massaro, condannato a 30 anni nel 1995 perché considerato unico responsabile dell'uccisione dell'amico Lorenzo Fersurella.

La Corte d'appello di Catanzaro, che ha riaperto il caso nel 2015, lo ha scagionato "per non aver commesso il fatto".

L'uomo era stato inchiodato da una soffiata di un collaboratore di giustizia e da un'intercettazione telefonica relativa a una sua conversazione in dialetto tarantino che era stata completamente travisata.

In particolare, per una sola consonante era stato frainteso il senso di una sua frase cruciale: "Faccio tardi stasera, sto portando u muert", ovvero "il morto".

La parola pronunciata da Massaro era invece "muers", termine che indica in generale un oggetto ingombrante.

Ora Massaro è di nuovo libero e insieme al suo avvocato valuterà la possibilità di una richiesta di risarcimento allo Stato.

"È entrato in carcere che aveva 29 anni e si era appena sposato. Ora di anni ne ha 51 ed è ancora frastornato dalla notizia. Il suo stato d'animo è di gioia, ma anche amarezza per i tanti anni che ha perso dietro le sbarre", ha spiegato il legale.
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