Il supertestimone del caso Giuseppe Uva, Alberto Bigioggero, ha ucciso suo padre al termine di una lite.

È successo ieri sera, in un appartamento di viale dei Mille a Varese: l'uomo ha sferrato almeno tre coltellate mortali al genitore, il 78enne Ferruccio, e, resosi conto di quanto aveva fatto, ha chiamato i soccorsi.

Al personale dell'ambulanza ha detto: "Sono stato io", poi ha completato la sua confessione durante la notte, al commissariato, ed è stato portato in carcere.

Dal racconto di Bigioggero era nata l'inchiesta sul caso di Uva, nel 2008, morto in ospedale dopo aver passato la notte in caserma dove sarebbe stato picchiato dai carabinieri.

I due amici erano stati fermati dai militari dopo aver bloccato il traffico di una strada con alcune transenne; Uva era fuggito ma, una volta bloccato, era stato massacrato a calci e pugni dalle forze dell'ordine; arrivati in caserma, erano stati separati in due diverse stanze e Bigioggero, diceva, aveva sentito a lungo le urla di Uva e le sue richieste di aiuto, fino a quando era arrivata un'ambulanza che lo aveva portato in ospedale, dove era infine morto.
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