Quando gli investigatori della Guardia di finanza sono entrati nella casa di Giancarlo Tulliani, nell'ambito delle indagini che vedono coinvolto anche il cognato Gianfranco Fini, hanno trovato la cassaforte vuota e neanche un documento.

C'era però, ben in vista, un sacco nero della spazzatura pieno di carte triturate con un fiocco regalo verde, come i baschi usati dalle Fiamme gialle.

Quasi un affronto del cognato dell'ex presidente della Camera, che da dicembre si è trasferito negli Emirati Arabi.

Anche a casa di Elisabetta Tulliani e di Fini i finanzieri non hanno trovato nulla di rilevante ai fini delle indagini, come se le perquisizioni fossero attese.

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i legami fra il re delle slot machine Francesco Corallo e la famiglia Tulliani.

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