Per tutti è "la preside", colonna portante di formazione e cultura. Anna Maria Landis - che dichiara quasi 87 anni ben sapendo che a guardarla e sentirla sembrano molti meno - ha guidato lo storico Istituto Minerario per 27 anni, lo ha custodito e arricchito sino alla fine del 1997.

Ma ancora oggi ha un legame fortissimo con la scuola: "ha un fascino che non hanno altri istituti. Non si pensi che sia superata: ora che l'attività estrattiva è cessata, c'è comunque bisogno di quelle professionalità capaci di affrontare le tematiche ambientali legate alle miniere e non solo".

Anna Maria Landis non sembra affatto una pensionata e i suoi ritmi di vita sono invidiabili: la cercano in continuazione per partecipare a convegni, la nominano socia onoraria di associazioni (l'ultima, in ordine di tempo, quella dei Periti minerari), le chiedono ancora di fare ripetizioni di matematica, la sua materia. "Ma per carità, non mi piace essere celebrata", ammonisce bonariamente quando le viene proposta un'intervista. E suggerisce: "Parliamo di sanità. Sono amareggiata per il decadimento dei servizi nella mia città".

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