Il percorso per la realizzazione di un deposito/rigassificatore al porto canale di Cagliari sarà lungo e complesso.

Prima tappa: sottoporre il progetto al Comitato tecnico regionale prevenzione incendi. Un passaggio inevitabile, previsto dal decreto Seveso, normativa di riferimento quando si tratta di quegli stabilimenti definiti "a maggior rischio" in caso di incidenti.

E qui si parla di Gnl, un materiale altamente infiammabile e che può esplodere. È questo, in sintesi, il risultato della riunione preliminare che si è tenuta ieri mattina nella sede dell'Autorità portuale.

Attorno al tavolo, oltre al commissario straordinario dell'ente padrone di casa, Roberto Isidori, che rappresenta anche la Capitaneria di porto di cui è comandante, c'erano la dirigente del Comune Claudia Madeddu (edilizia privata) e funzionari di vigili del fuoco e Genio civile.

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