Ha rinunciato all'appalto per tre mesi la cooperativa Insieme si può di Milis e la situazione per la casa di riposo di Ghilarza si fa sempre più complicata.

Anche oggi, per l'intera giornata, è andato avanti il presidio dei lavoratori che per anni hanno prestato servizio nella storica struttura ghilarzese.

Lo spiega la sindacalista della Cgil Maria Rosa Setzu che da subito ha seguito la vicenda che vede a rischio il posto di lavoro di 24 persone.

"Continua in Comune il presidio dei lavoratori della Casa di riposo, senza lavoro dal primo febbraio. Il sindaco ci ha comunicato che la cooperativa Insieme si può ha formalizzato la rinuncia alla gestione della casa. Le motivazioni non ci sono chiare e aspettiamo di conoscere gli atti. Il sindaco ci ha riferito che il Comune diffiderà la cooperativa ad adempiere e che in difetto procederà d'urgenza per affidare ad un altro soggetto. Confidiamo in tempi brevissimi affinchè i 24 lavoratori rientrino quanto prima a lavoro". Impossibile sentire la coop Insieme si può. Da parte sua il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu chiarisce: "La cooperativa ci ha comunicato di rinunciare all'appalto per tre mesi motivando questa decisione con la situazione che si è venuta a creare. Noi stiamo rispondendo che devono adempiere al contratto anche perché ci sarebbe la penale e perderebbero la cauzione. Contemporaneamente ci stiamo attivando con una procedura negoziata d'urgenza per individuare un altro soggetto. In ogni caso la coop Insieme si può sta continuando a portare avanti il servizio: deve farlo, in caso contrario si tratterebbe di interruzione di pubblico servizio".
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