«Non sono obbligato ad assumere e non ho mai parlato di soldi».

Dopo lo sfogo di Carla Corona, l'aspirante commessa scelta tra millecinquecento candidate e mai regolarizzata («ho lavorato gratis per quattro giorni, contratto non ne ho visto, è stato solo un bluff»), arriva la replica di Italo Deidda, il titolare del negozio d'abbigliamento di via Istria.

«Questa storia mi sta danneggiando, sono tutte bugie».

Com'è andata?

«Per prima cosa non ho promesso niente a nessuno e non è certo colpa mia se lo Stato non crea le condizioni perché io possa agevolare le persone».

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