Ard Van der Steur, ministro della Giustizia olandese, si è dimesso dal suo incarico insieme a tutto il suo staff a causa di uno scandalo in cui è stato coinvolto nel 2000 e tornato all'onore delle cronache in questi giorni.

È accusato di aver trasferito più di 2 milioni di euro a un boss della droga, Cees Helman, ormai più di 17 anni fa: la notizia è emersa in seguito alla pubblicazione di un libro, scritto dal giornalista Bas Haan, in cui si insinua anche che il ministro avrebbe diffuso importanti informazioni riguardanti il parlamento olandese.

A sua discolpa, il politico avrebbe dichiarato: "Voglio difendermi dalle accuse infondate e ingiuste che non si basano su fatti ".

Si tratta di un episodio che potrebbe mettere a rischio la stabilità del governo a poche settimane dalle elezioni, in programma per il 15 marzo, visto che Van der Steur è un membro anziano del Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd), lo stesso del primo ministro Mark Rutte che gli aveva espresso piena fiducia.

Secondo i risultati di alcuni sondaggi pubblicati il 22 gennaio, il partito del premier sarebbe al secondo posto tra le preferenze, ma lo scandalo potrebbe influenzare in modo negativo l'opinione pubblica.
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