Anis Amri è da un mese all'obitorio di Milano e nessuno ha ancora chiesto il suo corpo.

Il terrorista, responsabile della strage ai mercatini di Natale di Berlino, era stato ucciso il 23 dicembre a Sesto San Giovanni.

Nessun familiare fino ad ora si è fatto avanti per chiedere la salma.

La legge prevede che, per i decessi avvenuti in strada, debba essere il Comune a farsi carico delle spese, dalla bara alla tumulazione.

Intanto la stampa tedesca ha accusato l'Italia di aver liberato Amri, in carcere nel 2011 in Sicilia, per infiltrarlo come spia nelle cellule jihadiste nel nostro Paese.

Il capo della polizia Franco Gabrielli ha smentito la rivelazione: "La ricostruzione è falsa e totalmente inventata", ha detto.

"Per queste accuse infamanti gli autori dell'articolo saranno chiamati a rendere conto davanti alle corti di giustizia competenti".
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