È come se una mano gigantesca avesse afferrato Cagliari e l'avesse scossa per ore.

Durante e dopo la sciroccata per terra sono rimasti alberi e lampioni, nelle strade sfrecciavano cassonetti in libera uscita, volavano lamiere simili a ghigliottine, coperture di tetti, rami.

Poetto allagato e per ore senza energia elettrica, ponteggi tremolanti e pali dei segnali stradali piegati hanno fatto il resto.

Sarà anche stata gialla, cioè moderata, l'allerta meteo che tanto ha fatto arrabbiare tutti i sindaci della Città metropolitana di Cagliari, ma l'unico "giallo" è il motivo per cui lo scirocco a 75 chilometri orari sia stato tanto sottovalutato. Tanto per capirsi, ci vorranno milioni di euro per riparare i danni a edifici o impianti pubblici e privati. I vigili del fuoco, la Polizia municipale e gli operai comunali hanno lavorato senza sosta: la lista d'attesa per gli interventi da recuperare li attende anche oggi e nelle prossime giornate. Tre interruzioni per la metropolitana, a causa di ostacoli sui binari e di un blackout elettrico.

Sarà vero che la fortuna aiuta gli audaci, ma il primo cittadino cagliaritano, Massimo Zedda, non vuole eccedere in quell'audacia. "Finora siamo stati fortunati, malgrado i ripetuti avvisi di sottovalutazione emessi nel tempo dalla Protezione civile regionale, ma la fortuna non può durare per sempre. Chiedo che gli avvisi di allerta siano coerenti con gli effettivi pericoli che la situazione meteorologica comporta per i cittadini".
© Riproduzione riservata