Migranti cacciati dal campo di calcio: "Questione di igiene"
I profughi di Conetta, nel Veneziano, non sono più i benvenuti nel centro sportivo della zona.
I genitori dei ragazzi che frequentano il campetto di Pegolette hanno minacciato di ritirare i propri figli se i migranti avessero continuato a fare uso della struttura.
Il motivo sarebbe "una questione di igiene e di sanità pubblica".
La società che gestisce l'impianto ha deciso di accontentare le famiglie e di permettere ai profughi di giocare a calcio previe vaccinazioni e controlli.
Gli ospiti del centro di prima accoglienza avevano organizzato una protesta i primi di gennaio, dopo la morte di una 19enne ivoriana.
I ragazzi si allenavano spesso nel campetto: lo scorso anno erano stati schierati nel torneo di calcio amatoriale dell'Ucp (Unione calcio provinciale).