Sono tre le forti scosse di terremoto (magnitudo 5.3) avvertite anche nella Capitale.

In via precauzionale sono stati evacuati alcuni musei e sospese le visite del Palazzo del Quirinale.

LE SCUOLE - Numerosi gli alunni che si sono riversati fuori dalle scuole in tutta la città: alcuni istituti, come il liceo Righi di via Campania, il Falcone-Borsellino e altri, stanno contattando i genitori per far tornare i ragazzi a casa.

Evacuate le aule di giurisprudenza dell’Università di Tor Vergata.

Evacuazione scuola
Evacuazione scuola
Evacuazione scuola

STOP ALLA METRO - Dopo il sisma sono state fermate le linee A e B della metropolitana per le verifiche tecniche e attivati i bus sostitutivi. Dopo i sopralluoghi dei vigili del fuoco le linee sono state progressivamente riattivate.

Chiuso uno degli ingressi alla linea A della metro
Chiuso uno degli ingressi alla linea A della metro
Chiuso uno degli ingressi alla linea A della metro

VERTICE IN COMUNE - Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha convocato d'urgenza una riunione del Centro Operativo Comunale (COC).

Disposte anche le indagini speditive per la verifica delle condizioni degli edifici pubblici e delle scuole. Le pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale stanno effettuando verifiche sul territorio comunale.

LE FAMIGLIE SARDE - Tra gli istituti chiusi nella zona della Capitale ci sono anche la scuola Eduardo De Filippo di Guidonia Montecelio, frequentata da Giovanni, 9 anni, figlio di Giuseppe Carrus, di Cagliari: "Siamo stati contattati per andare a prendere i bambini - spiega la moglie Sabine - dopo la decisione da parte della dirigenza di evacuare la scuola. Gli alunni sono usciti dalla classe già alla prima scossa, poi sono rientrati ma alla seconda sono rimasti in giardino". Evacuata anche la Goffredo Petrassi, zona Vigna Clara, dove ci sono i figli di Patrizia Scarpa, originaria di Macomer (Nuoro), Andrea di 13 anni e Giovanni di 11: "La scuola ci ha avvisati di andare a prenderli, sono stati fatti uscire dalle aule alla terza scossa, senza possibilità di rientrare a recuperare gli zainetti; forse non andranno a lezione nemmeno domani". Tra i ragazzini, comunque, niente panico: "Erano tranquilli - conferma Patrizia - sono stati rassicurati dagli insegnanti e hanno trascorso il tempo in attesa dei genitori giocando".
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