Sono lo street artist Manu Invisible, il campione di ciclismo Fabio Aru ed il musicista Moses Concas i testimonial di Contamination Lab, progetto di eccellenza dell'Università di Cagliari che nel 2016 si è distinto come National Winner del Premio Europeo per la Promozione d'Impresa.

Il writer di San Sperate, che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa con una maschera che ne ha nascosto il viso, realizzerà un'opera pittorica sulla mission del CLab.

Il 20 febbraio saranno proclamati i nomi dei team di start up finaliste che prenderanno parte alla giornata finale in calendario venerdì 24 febbraio al Teatro Massimo. "Si tratta di un progetto di forte interesse su cui continueremo a investire con costanza", ha detto la rettrice Maria Del Zompo.

Quest'anno è previsto anche un premio speciale del rettorato per un valore di duemila euro. Alla start up vincitrice andranno invece 50mila euro. "Il progetto rientra nell'ambito delle attività connesse al Centro per l'innovazione e l'imprenditorialità, sorto di recente nella location di via Ospedale", ha sottolineato la pro rettrice con delega all'Innovazione, Annalisa Bonfiglio.

Per la responsabile scientifica del CLab, Maria Chiara Di Guardo, "coniugare Arte e Scienza diventa una chiave per sviluppare cultura di impresa che abbia una vocazione innovativa". Non a caso, slogan della campagna supportata dalla start up Art Backers è "CLab, un'impresa a regola d'arte".
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