Vetrina d'eccezione per l'arte tessile di Samugheo.

A San Francisco inaugurata all'Istituto italiano di Cultura la mostra che racconta la storia della tessitura sarda partendo dal passato fino ad arrivare ai giorni nostri attraverso i manufatti storici della collezione del Murats e la produzione artigianale attuale con una selezione di tappeti e arazzi prodotti soprattutto a Samugheo, ma anche con una rappresentativa di Aggius e Nule.

Un progetto che ha visto i natali grazie alla collaborazione del Comune di Samugheo, del Museo Murats, dell'Istituto di Cultura Italiano di San Francisco e di Kelly Manjula Soza.

Oltre un mese di esposizione, sino al 24 febbraio, affiancata da eventi collaterali. Durante l'inaugurazione verrà presentato il documentario "I Want to Weave the Weft of Time" di Kelly Majula Koza. Racconta un viaggio nella Sardegna, della produzione tessile di Samugheo, passando per altri centri di produzione, ma anche attraverso le bellezze naturalistiche dell'Isola. Previsto poi un workshop di tessitura dove verranno descritti tutti i vari passaggi che gli artigiani compiono per la realizzazione dei manufatti su telaio orizzontale. Saranno quindi organizzati alcuni incontri con buyer statunitensi che si occupano di commercio di tappeti e tessuti. In primo piano anche il progetto "Intrecci" realizzato dallo stilista Silvio Betterelli. Seguendo il solco di quello già realizzato per il Mutats durante una residenza d'artista , vedrà collaborare più persone per creare una tessitura fatta da singole fibre che rappresentano le storie personali, i desideri e le culture.
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