Anis Amri, l'autore della strage ai mercatini di Natale Berlino ucciso alle porte di Milano dopo essersi dato alla fuga, era sicuro di poter acquistare un kalashnikov a Napoli.

Il retroscena emerge da un rapporto della BKA, la polizia federale tedesca, divulgato dal Suddeutche Zeitung.

Secondo il dossier, il tunisino era seguito da un informatore, con il quale si era incontrato spesso nelle settimane precedenti l'attentato; il che confermerebbe, oltre a possibili contatti in territorio italiano, che il killer era "attenzionato" dalle agenzie di intelligence.

Sempre in base a quanto trapelato, Amri era convinto di poter trovare armi automatiche non solo nella città partenopea, ma anche a Parigi.

Con l'informatore, inoltre, parlava di "guerra santa" e della volontà di partire per la Siria o l'Iraq per "combattere per la propria fede".

LEGAMI CON AMRI, ESPULSO TUNISINO DALL'ITALIA - VIDEO:

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