Dopo il violento incendio che ieri ha colpito la zona di Nervi a Genova, un secondo fronte si è aperto tra Voltri e Pegli, nel ponente del capoluogo, dove alle prime luci dell'alba le fiamme alimentate dal forte vento di tramontana hanno divorato il bosco e sono scese nel centro abitato.

Decine i residenti sfollati, che sono potuti rientrare nelle loro abitazione dopo diverse ore; evacuato anche un campeggio.

Dopo le prime indagini le forze dell'ordine avrebbero individuato il piromane che ha provocato il rogo di ieri nella zona di Sant'Ilario: si tratta di un operaio di 45 anni, denunciato a piede libero per incendio colposo.

CHIUSA L'AUTOSTRADA - A causa del fumo l'autostrada A10 tra Genova Voltri e Genova Pegli in direzione del capoluogo ligure e tra Genova Aeroporto e Genova Voltri in direzione Savona è stata chiusa per diverse ore.

Una foto del'incendio pubblicata su Twitter (@Anne_CatLady)
Una foto del'incendio pubblicata su Twitter (@Anne_CatLady)
Una foto del'incendio pubblicata su Twitter (@Anne_CatLady)

LA REGIONE - La Regione Liguria ha dichiarato lo stato di grave pericolosità su tutto il territorio di sua competenza a causa degli incendi divampati in diverse zone.

A deciderlo oggi il settore Politiche della Montagna e della Fauna selvatica della Regione, con il decreto n. 80. Lo stato di grave pericolosità prevede il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco, sia pirotecnici, sia per "l'abbruciamento di materiale vegetale e anche il divieto di mettere in funzione apparecchi elettrici come motoseghe".

La decisione è stata assunta a seguito delle condizioni di particolare secchezza del terreno e della vegetazione erbacea e per le condizioni climatiche che tendono a favorire l'insorgere di incendi boschivi.

Dai primi giorni di gennaio infatti sono già andati in fumo 50 ettari di bosco, di cui 20 ettari sul Monte Moro e Monte Fasce e dieci ettari ad Andora.

© Riproduzione riservata