La Procura della Corea del Sud ha chiesto formalmente l'arresto per l'erede designato del colosso tecnologico Samsung, Lee Jae-Yong, indagato nell'inchiesta sulla corruzione che ha travolto la presidentessa Park Geun-Hye, messa sotto impeachment dal Parlamento.

Lee Jae-yong, che è stato a lungo interrogato lo scorso giovedì, è accusato di aver pagato tangenti milionarie in cambio di favori a fondazioni e aziende riconducibili a Choi Soon-il, amica e confidente di Park Geun-hye.

Secondo i magistrati, il gruppo avrebbe pagato circa 17,5 milioni di euro per i servizi di consulenza a una società con sede in Germania e presieduta proprio da Choi Soon-il.

Risulterebbero anche altre transazioni per finanziare la "formazione equestre" della figlia di Choi, impegnata professionalmente nel settore dell'equitazione.

Inoltre, Samsung avrebbe donato 16,2 milioni di euro a due fondazioni senza scopo di lucro legate alla donna tra il 2015 e il 2016.

I pubblici ministeri sospettano che Samsung abbia pagato quelle somme a Choi per far sì che il Servizio nazionale delle pensioni, controllato dal governo e azionista di una società del gruppo, approvasse la fusione per incorporazione di questa e un'altra controllata del colosso tecnologico.

Lee ha ammesso le transazioni ma ha negato che riguardassero l'approvazione di tale fusione.
© Riproduzione riservata