Sono passati cinque anni dalla tragica notte del 13 gennaio, quando la nave da crociera Costa Concordia urtò gli scogli de Le Scole davanti all'isola del Giglio.

A bordo della Concordia, salpata da Civitavecchia per Savona, c'erano 4.229 persone (3.216 passeggeri e 1.013 membri dell'equipaggio): in 32 persero la vita, 157 i feriti.

Per il disastro è stato condannato in primo grado il comandante Francesco Schettino a 16 anni e un mese. Per lui anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e per 5 anni come comandante di nave.

Pena confermata in appello il 31 maggio scorso con in più il divieto, per 5 anni, di praticare qualsiasi professione marittima.

Si attende ora la Cassazione a cui ha fatto ricorso la difesa di Schettino, chiedendo l'annullamento della sentenza.

In ricordo di quel disastro all'isola del Giglio oggi è in programma la messa di suffragio, mentre a Punta Gabbianara viene posata una corona di fiori in mare in memoria delle vittime, ricordate anche con una fiaccolata fino alla lapide al molo rosso che testimonia il disastro.

Al Giglio è atteso inoltre il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti.
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