Maxi-operazione della Guardia di Finanza di Lodi, che ha scovato due gruppi criminali operanti nel nord lodigiano e nel sud milanese: una famiglia di etnia rom, i Labate, e una di origine napoletana, i Saviano.

Entrambi i clan erano dediti allo spaccio di hashish e cocaina, estorsioni e usura: numerose le spedizioni punitive riscontrate dagli inquirenti.

I Saviano, in particolare, controllavano diverse piazze di spaccio nel milanese, servendosi anche di minorenni, per un giro d'affari da oltre 500mila euro al mese.

Coinvolto nell'indagine anche un ufficiale di Polizia giudiziaria che in cambio di mazzette faceva ottenere la cittadinanza italiana a varie persone che non ne avevano diritto.

Ogni cittadino, per ottenere il rilascio della residenza, si tratteneva in Italia pochi giorni ed effettuava un versamento dai 4 ai 6mila euro. Un sistema che secondo gli inquirenti, negli ultimi 6 mesi del 2016, ha permesso il rilascio di residenze fittizie a 280 persone, per un giro d'affari da circa 2 milioni d'euro l'anno.

"Big Brothers" il nome dell'operazione, partita dall'individuazione di persone di etnia rom con un tenore di vita sproporzionato rispetto ai beni dichiarati.

Questo il bilancio del blitz: 22 misure cautelari fra cui 11 arresti, 42 perquisizioni e sequestri per 1,3 milioni di euro.

I reati contestati agli arrestati sono, a vario titolo, spaccio di stupefacenti, usura, estorsione e corruzione di pubblici ufficiali.
© Riproduzione riservata