La Procura di Nuoro ha chiuso anche l'ultimo filone d'inchiesta relativo all'alluvione del 18 novembre del 2013 e in questi giorni sta notificando gli avvisi di garanzia agli indagati, una ventina in tutto.

Si tratta della tranche d'inchiesta relativa all'esondazione del fiume Sologo e tra i destinatari dell'avviso di chiusa inchiesta figura anche il sindaco di Galtelli Giovanni Santo Porcu, accusato di aver omesso sia prima che dopo l'alluvione il controllo tecnico della strada di Pirastru e non di aver segnalato al Consorzio di Bonifica il degrado del fiume Sologo con la richiesta di pulizia dell'alveo.

È stato lo stesso primo cittadino ad annunciarlo con un lungo post su Facebook in cui scrive: "È doveroso informarvi che il mese scorso hanno avuto conclusione le indagini della Procura di Nuoro riguardante l'alluvione del 2013 che vede la mia persona interessata tramite un Avviso di Garanzia.

Un Avviso notificatomi stamane che richiama come capo d'imputazione aver omesso sia prima che dopo l'alluvione il controllo tecnico della strada di 'Pirastru' e non aver contestato al consorzio di bonifica il degrado del fiume Sologo. Resto sbalordito da tutto ciò, comunque da domani mi metterò a lavoro per tutelare il mio operato e quello dell'amministrazione, la mia persona, davanti al PM che cura il caso, con la convinzione di aver operato con il massimo impegno nel rispetto delle leggi. A 5 mesi dalle elezioni potevo fare tanto ma sicuramente non tutto. Mi solleva il fatto che non hanno obiettato nulla sulla gestione dell'emergenza in Paese segno che abbiamo fatto quanto dovuto. Qualcuno mi dice un atto dovuto. Non so, so solo che da domani il mio tempo dovrò distrarlo dal gestire la mia Comunità e tutelare la mia persona, nominando un legale e confidando nel Buon esito della magistratura".

L'inchiesta nuorese sull'alluvione del 2013 ha dato vita ad altri due tronconi: uno riguarda la morte della pensionata di Torpè Maria Frigiolini in seguito all'esondazione di una diga (il Gup del tribunale di Nuoro ha rinviato a giudizio 38 persone tra amministratori e tecnici), l'altro invece punta a far luce sulla morte del poliziotto Luca Tanzi dopo il crollo di un ponte (in questo caso gli indagati sono 34).
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