Uno bambino denutrito di 12 anni che pesava appena 13 chili, sdraiato sul pavimento in mezzo alle proprie feci e urine, coperto da un asciugamano sporco, tenuto al buio.

Questa la scena horror che si sono trovati davanti gli agenti di Polizia dello Utah quando hanno aperto la porta del bagno in cui il piccolo Tommy (nome di fantasia) era rinchiuso da almeno un anno.

Il bambino ora è in cura, ci vorranno almeno tre settimane prima che venga dichiarato fuori pericolo.

A tenerlo segregato è stata la madre, Brandy Kay Jaynes, 36enne, ora in cella con l'accusa di maltrattamenti e abusi.

La donna sostiene che sia stato il bambino a chiederle di vivere in quel bagno e che lei, affinchè non si facesse male, lo chiudeva a chiave quando usciva.

A scoprire tutto è stato il padre del piccolo Tommy, che ha subito chiamato il 911.

Nel bagno c'era anche una webcam per controllare il bambino e una ricetrasmittente.

Tommy ha anche due fratellini, che non vivono nella casa degli orrori e che ora sono stati affidati ai servizi sociali. Sono stati loro a raccontare agli inquirenti che Tommy era lì da almeno un anno.
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