La notizia del misterioso rogo nel quale sono scomparsi i cinque fratellini Sodder alla vigilia di Natale del 1945 nella loro casa di Fayetteville, nel West Virginia, è giunta inaspettata a Tula.

Anche il sindaco, Gino Satta, non ne era a conoscenza.

Dagli Stati Uniti arriva un grazie alla Sardegna per l’evidenza data dall'Unione Sarda al dramma della famiglia Soddu, il vero cognome di George Sodder, emigrato dal paese del Monte Acuto nel 1913. Una delle nipoti del patriarca Giorgio, Jennie Henthorn, ha chiamato ieri i cugini di Tula, dicendosi fiera e orgogliosa del fatto che questa incredibile storia sia stata fatta conoscere anche nella terra d’origine di Giorgio, che fu per tutta la vita fiero delle sue radici sarde.

Giangavino Dessena, 88 anni, figlio di una sorella di Giorgio, è commosso sino alle lacrime. "Siamo state circondate da attestati d’affetto", commentano le nipoti Cinzia e Valentina, che gestiscono una stazione di rifornimento di carburanti. Sono loro le 007 che, grazie anche al web, hanno scoperto che il loro pro zio era il padre dei bambini protagonisti di un mistero che ancora sconvolge l’America.

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