È stato il primo Natale sereno, con il sorriso. Dopo averne trascorsi tanti con i rumori violenti della guerra, con la paura di essere perseguitati.

Un riscatto, una liberazione. Nessuno aveva mai assaggiato il panettone. Nessuno aveva mai trascorso le feste attorno a una tavola imbandita.

Anche i centri di accoglienza di Cabras il 25 dicembre erano addobbati con le luci natalizie. I migranti hanno festeggiato il Natale come una grande famiglia: prima la messa (almeno per i cristiani) e poi tutti a tavola a mangiare i muggini.
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