A Barracheddas, in pieno parco di Gutturu Mannu, volevano fare un eccezionale carniere di selvaggina, in barba ai divieti severissimi imposti all’attività venatoria. L’invasione dell’oasi di protezione faunistica gestita dall’agenzia Forestas è costata parecchio alle “doppiette” di una compagnia di caccia grossa di Capoterra intercettata dalla Forestale mentre era impegnata in una battuta al cinghiale.

Per i sedici soci sono scattate le denunce per caccia in zona protetta.

Cinque di loro, compreso il capocaccia, dovranno rispondere anche del reato di porto illegale d’arma che prevede l’arresto fino a 18 mesi.

Uno dei fucili che custodivano a bordo di un’auto fermata dai ranger della stazione di Capoterra e del nucleo investigativo dell’Ispettorato risultava rottamato nel 2011.

Della vicenda è stata informata la Procura.
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