Hanno rischiato di morire per salvare il loro bestiame, 800 fra pecore e maiali, rinchiusi nella loro azienda data alle fiamme da un incendiario.

L'attentatore ha dato poi fuoco anche a un vicino magazzino: distrutte le riserve di foraggio per l'inverno e i macchinari dell'azienda.

Pierluigi Desogus e la moglie Milena Trastus hanno vissuto le ore più drammatiche della loro vita: «Il nostro primo pensiero è stato quello di mettere in salvo il bestiame: abbiamo sfidato il fumo e le fiamme e ci siamo riusciti».

Nessun dubbio sull'origine dolosa del rogo: «In un capannone non c'è elettricità: abbiamo perso quasi tutto, non capiamo chi possa odiarci a tal punto», dice tra le lacrime Milena Trastus.

Aperta un'inchiesta per dare un volto all'autore dell'attentato.
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