Era nato ad Oristano nel 1965 dove aveva vissuto una parte della sua gioventù Alberto Antonio Pierluigi Baroli, ucciso sabato notte nella sua villa di Beberibe, in Brasile, nel corso di una rapina finita nel sangue.

Ad ucciderlo con un colpo di machete sarebbe stata una donna, Damiana Paiva da Silva, di 27 anni, arrestata dopo l'omicidio, che avrebbe agito con una banda di tre minorenni.

Baroli, importante manager della multinazionale Amplifon, attualmente era il capo innovazione della società in Brasile.

Baroli era figlio di Attilio, noto fotografo oristanese, con uno studio nella centralissima via Figoli. Dopo la sua morte, avvenuta a 45 anni, la moglie Lucia Bertolusso e i figli, Bianca Maria e Alberto Antonio si erano trasferiti a Cagliari. Lui era partito per Milano laureandosi in economia aziendale alla Bocconi.
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