I primari del Cto incrociano le braccia e salgono sull'Aventino minacciando la sospensione degli interventi programmati dei prossimi giorni: "A meno di un immediato ripristino degli organici anestesiologici - si legge in una nota inviata al commissario Asl, Antonio Onnis, il primo dicembre scorso - concordiamo di trovarci nell'impossibilità di procedere a garantire l'organizzazione attesa dall'azienda sanitaria".

Il motivo che li avrebbe spinti a prendere tale decisione è legato alla carenza di organico, ma soprattutto alla mancanza di anestesisti, le figure professionali più importanti in sala operatoria.

Il commissario Onnis, sentito sulla vicenda, replica: "La carenza di anestesisti è purtroppo ciclica a causa dei frequenti spostamenti degli specialisti verso altre Asl o altre aziende sanitarie dell'Isola".

Per risolvere il problema, spiega il dirigente: "Stiamo trattando con l'assessorato regionale alla Sanità per eventuali assunzioni in deroga, in modo da riuscire a superare questa critica fase".

La notizia della missiva di fuoco è emersa solo in questi giorni in seguito alla denuncia del medico Giorgio Madeddu, portavoce dell'associazione Amici della Vita Sulcis, che grida alla sconfitta del modello operativo "Week e Day surgery" che dovrebbe garantire gli interventi chirurgici previsti nei vari reparti del Cto cinque giorni su sette: "Ma se la minaccia dei primari dovesse concretizzarsi - spiega Madeddu - si potrà effettuare un'unica seduta operatoria a settimana".
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